tag:blogger.com,1999:blog-11609273847716518512024-02-22T17:51:45.595+01:00Monache Benedettine di FermoBlog di informazioni, riflessioni e testimonianze sulle Benedettine di Fermo (Marche)Unknownnoreply@blogger.comBlogger18125tag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-41053123424755680662016-07-28T11:38:00.002+02:002016-07-28T11:38:53.646+02:00Pregare per la conversione delle anime<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5Q47ECOuq8M-9jqs-YpqB6NwI9ntf4g-AROYVEe-jx6Cf3n3Ppd_CnqZKXkRO3IWlesRDbMdATvFVm0C5pZfYJzoP_JM0FXywWtt7wN5oQG7LtzPbqjRLefROZ7CYzhWF7NNVHzRXE98/s201/Cristo_crocifisso.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5Q47ECOuq8M-9jqs-YpqB6NwI9ntf4g-AROYVEe-jx6Cf3n3Ppd_CnqZKXkRO3IWlesRDbMdATvFVm0C5pZfYJzoP_JM0FXywWtt7wN5oQG7LtzPbqjRLefROZ7CYzhWF7NNVHzRXE98/s201/Cristo_crocifisso.jpg"></a></div>
La preghiera è una potente arma per convertire le anime a Dio. Sentite questo fatto raccontatomi da una monaca.</div>
<br />
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<i>[...] A proposito della preghiera, voglio raccontarti un altro episodio che mi riguarda e di cui non ti avevo parlato. Nel 1990 (più o meno) venne rapita una bimba di 8 anni nella zona di [...]. Come comunità c'impegnammo intensamente nella preghiera e nel sacrificio quotidiano, contattammo telefonicamente e per iscritto i genitori della bambina che dopo un po' di tempo venne liberata. Successivamente, la bambina ci mandò come ringraziamento un foglio disegnato: tanti fiori ed una piccola farfalla -che la rappresentava- libera e felice di vivere e di volare. Io, però, non mollai e ripresi a pregare intensamente per i suoi rapitori perché prendessero coscienza del male perpetrato nei confronti di una minore e si convertissero. Non ci crederai, ma anche a me sembra impossibile ed ancora ho le lacrime agli occhi e la pelle d'oca quando ci penso. Dopo qualche mese, arrivò dalla casa circondariale di [...] una lettera indirizzata a me: "Carissima, sono [...], il rapitore di [...] e vengo a te, varcando la clausura, per chiederti di aiutarmi nel cammino di conversione...." Come aveva avuto il mio indirizzo? Per caso e in carcere dove circolavano delle riviste su una delle quali c'era un messaggio pasquale che io scrissi da novizia. Da quel giorno la corrispondenza con [...] non è mai cessata e per ben due volte mi ha telefonato dalla Parrocchia in cui attualmente presta servizio nello stato di semi-libertà ottenuto per buona condotta in carcere. Egli ha finito gli studi teologici per diventare diacono permanente. Caro D., il Signore mi aveva dato una prova, di fronte alla quale avvertii tutta la mia piccolezza, ma nello stesso tempo una gioia incontenibile che conservo e custodisco gelosamente nel cuore.</i></div>
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<br /></div>
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<i>Se vuoi mettere anche questo episodio sul blog, sei libero, evitando i nomi e citando solo il Monastero.</i></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-15114956526293197122016-04-01T17:33:00.000+02:002016-04-01T17:33:06.715+02:00Intervista alla Madre Abbadessa<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-CDC3zx4wZXU/UemhTYxHuvI/AAAAAAAAEo0/GgD27RH6mRQ/s512/Monastero-Bendettine-Fermo-2013-06-23-3477.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-CDC3zx4wZXU/UemhTYxHuvI/AAAAAAAAEo0/GgD27RH6mRQ/s512/Monastero-Bendettine-Fermo-2013-06-23-3477.jpg" /></a></div>
Ho fatto alcune domande sulla vita religiosa a Madre Maria Cecilia, Abadessa del monastero delle Monache Benedettine di Fermo (Marche), la quale ha gentilmente accettato di rispondere.</div>
<br />
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</div>
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- Per i mondani è assurdo rinchiudersi in un monastero di clausura. Ci può spiegare qual'è la missione delle suore di vita contemplativa?</div>
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<br /></div>
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<i><span style="color: #cc0000;">- Non ci rinchiudiamo come delle sepolte vive, ma viviamo la vita monastica nell'alternanza di preghiera e di lavoro, vissuto questo come prosieguo della preghiera stessa, in collaborazione con Dio nella creazione, conservando sempre il primato di Dio e non la sete del guadagno. La preghiera abbraccia il mondo intero ed è l'anima della missione stessa; l'ospitalità praticata restituisce la dignità di figli di Dio a tanti nostri fratelli e sorelle che bussano al Monastero sfiniti nel cammino di vita. La vita fraterna intessuta di relazioni a carattere positivo fra noi consorelle, nonostante le inevitabili difficoltà, è profezia carica di speranza che grida: "Con Dio si può".</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Molta gente inesperta di vita religiosa pensa erroneamente che sia triste e noioso vivere in un monastero di clausura. Come mai invece siete così gioiose e felici di aver abbracciato la vita monastica?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #cc0000;">- Chi osserva dall'esterno un Monastero, lo considera una sorta di gabbia, ma in esso c'è un vissuto ricco di relazioni con Dio nella preghiera- coltivata con la lectio divina e il silenzio- e fra le sorelle, nella condivisione gioiosa di un cammino in cui ci si esorta ed incoraggia a vicenda, sperimentando ogni giorno la bontà del salmo 132 che così recita: "Quanto è buono e soave che i fratelli vivano insieme. E' come olio sul capo..." . L'olio lubrifica e ridona vigore, come il perdono scambievole la sera a compieta che non permette alla ruggine del rancore di consumarci.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Ci sono alcune lettrici del blog che sono incerte sullo stato di vita da eleggere. Che consigli vorrebbe darle a tal proposito?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000;"><i>- Alle ragazze incerte consiglio con semplicità di fare gli esercizi spirituali, di pregare e di trovarsi un bravo Direttore spirituale.</i></span></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Voi monache siete disponibili ad accogliere delle ragazze che vogliono discernere la propria vocazione, o che desiderano semplicemente trascorrere alcuni giorni di raccoglimento, riflessione e preghiera?</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #cc0000;">- Noi Benedettine di Fermo siamo disponibili ad aiutare le ragazze nel discernimento vocazionale con libertà e rispetto; siamo altrettanto disponibili per le ragazze che vogliono trascorrere un tempo di preghiera, raccoglimento e riflessione.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Se delle lettrici del blog volessero contattarla per farle delle domande sul tema della vocazione religiosa, a quale indirizzo devono scriverle?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #cc0000;">- Mi si può contattare via e-mail, per telefono o scrivendomi all'indirizzo postale.</span></i></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-67291974041522213822015-08-25T06:17:00.000+02:002015-08-25T06:17:00.376+02:00Testimonianza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-7g5Qh0z8ueo/UemhSZa6RgI/AAAAAAAAEpA/pHSnruSg5OA/s720-Ic42/Monastero-Bendettine-Fermo-2013-06-18-3454.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="253" src="https://3.bp.blogspot.com/-7g5Qh0z8ueo/UemhSZa6RgI/AAAAAAAAEpA/pHSnruSg5OA/s720-Ic42/Monastero-Bendettine-Fermo-2013-06-18-3454.jpg" width="400" /></a></div>
Pubblico la testimonianza di una donna.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Il 4 agosto sono arrivata al Monastero delle Benedettine di Fermo. Ero ospite da un'amica e lei mi ha indirizzata al Monastero. Avevo anche letto le testimonianze su questo blog. Sono arrivata qui per una serie di circostanze apparentemente casuali, ma di certo guidate e volute dal Signore. Dico così, perchè mi sono subito sentita a mio agio, accolta con attenzione nei minimi particolari. Mi ha colpito, al mio arrivo, la perfetta accoglienza, ero "attesa" da qualcuno che me lo dimostrava con "tenerezze": la tavola apparecchiata con cura, un bigliettino di benvenuto. Nella discrezione operosa delle sorelle ho trovato sorrisi e gentilezza. Tutto, anche i dettagli nella camera e nel bagno, mi parlava di una cura e di un amore per me. Anche se nessuna mi conosceva, mi sono sentita trattata con amore. Madre Cecilia con la sua semplicità, la sua concretezza, mi ha fatto sentire accolta, compresa nel profondo della mia persona, valorizzata nella mia persona. Mi ha fatto sentire talmente a mio agio che mi sono subito fidata di lei perchè la sua disponibilità ed il suo sorriso mi hanno accolto con amore. Sono grata al Signore per questa esperienza, i dialoghi con Madre Cecilia sono stati spontanei, naturali ed allo stesso tempo profondi ed autentici. La Madre mi ha trasmesso l'Amore del Signore per me. Mi hanno colpito molto anche le attenzioni rivolte a me durante i momenti di preghiera che ho vissuto insieme alle sorelle: durante il Rosario Madre Cecilia ha espresso un'intenzione di preghiera per me ed abbiamo detto una decina del Rosario per questo.</span></i><i><span style="color: #660000;"> Madre Cecilia mi ha anche in modo molto semplice e naturale invitato a pregare con lei attraverso la Lectio Divina, che non avevo mai fatto. Si tratta di leggere la Parola e poi meditare, e lì il Signore ha parlato al mio cuore, ma lo ha fatto anche attraverso le parole di Madre Cecilia che mi ha letto nell'anima anche se non mi conosceva nemmeno.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">La giornata è scandita dalla preghiera, non resta molto tempo non "occupato", tutto è un richiamo a mettere al centro della propria vita Dio. La mia preghiera preferita è stata l'ora Terza alle ore 9.00 del mattino, perchè è l'ora della discesa dello Spirito Santo e mi aspetto molte grazie dal Signore e dal suo Santo Spirito. Per chiunque entrasse qui e fosse un minimo leale con il proprio cuore, non potrebbe non domandarsi che cosa riempie gli occhi ed il cuore di queste suore. Non potrebbe non andare oltre la superficie fino a trovare la sorgente di queste vite. Perchè: che senso mai può avere un monastero? Perchè delle donne scelgono un tipo di vita come questo? Che cosa, o meglio, CHI è la sorgente?</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Io ho trovato questa Sorgente qui con le sorelle, e mi è nata una preghiera dal cuore: Signore ti prego, rendimi semplice come una bambina, quella bambina che da sempre tu conosci e di cui scruti il cuore, e mostrami le tue vie, il tuo piano meraviglioso per me, attendo tutto da Te. Rivelati mio Signore: cosa vuoi che io faccia?</span></i><br />
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i>
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i>
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i>
<div style="text-align: right;">
<i><span style="color: #660000; font-size: xx-small;">lll</span></i></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-16958831577149691642015-08-03T23:22:00.002+02:002015-08-03T23:22:18.698+02:00La pace della vita monastica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-n4EwbDOdbKI/UAGhbNuGzGI/AAAAAAAADqo/Y-c0nRHCzEc/s512/San-Benedetto-e-Santa-Scolastica.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-n4EwbDOdbKI/UAGhbNuGzGI/AAAAAAAADqo/Y-c0nRHCzEc/s512/San-Benedetto-e-Santa-Scolastica.jpg" width="325" /></a></div>
Una ragazza mi ha raccontato la sua esperienza vocazionale in un monastero di monache Benedettine.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Salve, caro Cordialiter, sono una ragazza di 16 anni che dal 18 al 24 giugno ha fatto un'esperienza presso il Monastero delle Benedettine di Fermo. Soffrivo molto a causa della separazione dei miei genitori e decisi di trascorrere alcuni giorni in un luogo di pace. Cercai su Google un monastero, trovai il tuo blog e iniziai a leggere tutto ciò che vi era scritto. Ho scritto un'e-mail, mi ha subito risposto l’Abbadessa del monastero per concordare insieme i giorni. Non ci conoscevamo, ma Dio è così buono che mi ha fatto trovare bene insieme alle monache già dal primo momento. Non mi aspettavo di trovarle così unite, così benevole, così rispettose fra di loro. Cantavano i salmi con ardore, fervore e rispetto verso Dio. Non mi aspettavo un’Abbadessa che svolgeva il suo ruolo in maniera materna, e sentivo che si metteva nei miei panni e che con lei mi potevo sfogare senza essere giudicata. Mi ha spiegato come bisogna trovare la pace dentro di noi e anche la lectio divina giornaliera. Poi dalla Madre sono stata affidata a qualche sorella che mi ha aiutata nei vari lavori, con amore e disponibilità. La compieta, alla fine della giornata, era come una carezza rassicurante. Alla fine dei salmi, si spengono le luci, rimane illuminata solo la statua della Madonna per l’antifona mariana, seguita dalla benedizione della Madre Abbadessa, poi silenzio…e pace!</span></i></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">L'esperienza mi è stata utile per trovare la pace, la serenità e tornare a casa con il proposito di essere più presente nella mia famiglia, donando il mio piccolo contributo di allegria, di disponibilità, di unione.</span></i></div>
<br />
<i style="text-align: justify;"><span style="color: #990000;">Un grazie alle Monache, un grazie anche a te, caro Cordialiter, per avermi fatto scoprire - tramite il tuo blog - questo Monastero.</span></i><br />
<br />
<i style="text-align: justify;"><span style="color: #990000;">(Lettera firmata)</span></i><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cara sorella in Cristo,</div>
<div style="text-align: justify;">
hai fatto bene ad andare in un monastero per trascorrere alcuni giorni di raccoglimento, meditazione e preghiera, ritrovando così la serenità interiore. Come tu stessa hai notato, nel monastero delle Benedettine di Fermo c'è un clima di grande carità fraterna, cordialità, letizia cristiana, ecc. Dovrebbe essere così in tutti i monasteri, ma purtroppo so che in certi altri posti le cose non vanno molto bene. Per questo motivo alle persone in discernimento vocazionale raccomando spesso di non scegliere un monastero qualsiasi, ma uno buono.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Hai ragione, l'Abbadessa delle Benedettine di Fermo è una persona materna, comprensiva e caritatevole. Quanta pazienza bisogna avere per consolare le persone che soffrono! Ma lei cerca sempre di aiutare le anime in difficoltà. Del resto una vera monaca deve avere il cuore di una mamma, poiché i cuori acidi e freddi non sono adatti alla vita religiosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa proficua esperienza che hai fatto in monastero ti ha permesso di poter apprezzare l'importante missione delle suore di clausura e l'angelica bellezza della vita monastica. Spesso i mondani pensano che le monache sono persone tristi e infelici che vivono recluse nei monasteri, mentre tu hai potuto constatare che in realtà sono persone gioiose, serene e felici.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Spero tanto che tu possa continuare a riflettere sulla vocazione religiosa, nella speranza che un giorno Gesù buono possa catturarti e tenerti tutta per Sé in qualche monastero.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali e fraterni saluti in Gesù e Maria,</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cordialiter</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-8489828043506921842015-05-18T21:49:00.001+02:002015-05-18T21:49:46.532+02:00Intervista a una postulante<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-n4EwbDOdbKI/UAGhbNuGzGI/AAAAAAAADqo/Y-c0nRHCzEc/s512/San-Benedetto-e-Santa-Scolastica.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-n4EwbDOdbKI/UAGhbNuGzGI/AAAAAAAADqo/Y-c0nRHCzEc/s512/San-Benedetto-e-Santa-Scolastica.jpg" height="400" width="325" /></a></div>
Intervista a una postulante delle Benedettine di Fermo.<br />
<br />
- Come hai cominciato a capire che il Signore ti stava chiamando alla vita religiosa?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">- Ho sempre cercato Dio, ma non avevo coscienza di una probabile vocazione fino alla sosta in Monastero per qualche giorno di preghiera. Un colpo di fulmine in quei pochi giorni che - al rientro - sono stati per me un continuo memoriale ed un pungolo che mi sollecitava a ritornare nel luogo in cui avevo fatto una forte esperienza di Dio.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Che cos'è che ti affascina della vita contemplativa?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">- Mi affascina il primato a Cristo in tutte le cose. Nel mondo, c'è quasi un prurito verso l'interferenza altrui nella propria vita. Si arriva alla maggiore età e ci si vuol costruire da soli, in modo autonomo e non accettiamo di conseguenza una guida che ci aiuti a camminare. Ora invece capisco che occorre essere guidati, non mi fa paura l'obbedienza alla Madre Abbadessa che "nel Monastero fa le veci di Cristo" (Regola di S. Benedetto cap. 2): obbedienza è vera libertà! Madre Cecilia - coadiuvata da una monaca - mi segue con dolcezza e fermezza. Anche i rapporti fraterni si vivono in modo diverso, quando si da’ il primato a Cristo. C’ è un salmo che dice: "Quanto è buono e soave che i fratelli vivano insieme. E’ come olio profumato….lì il Signore dona la vita e la benedizione " (Sl 132). Lo sto sperimentando ogni giorno che passa: l’ altra è per me ‘sacramento’ della Sua presenza, nonostante i limiti e le difficoltà.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- I mondani pensano che sia triste vivere in un monastero di clausura. Tu ti senti triste?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">- Anch'io prima sono stata nel mondo (mondana), ma non ho mai pensato che le monache fossero tristi perché è una scelta di vita liberamente desiderata. Ora che ci sono dentro io, confermo quanto detto e sono felice.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Che cosa provi al pensiero che nel giorno in cui farai la professione religiosa diventerai vera sposa di Gesù Cristo?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">- Se sono felice adesso, quel giorno sarò felicissima, piena di gioia, di commozione e stupore per la gratuità dell'Amore di Dio verso di me.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Che cosa vorresti consigliare alle lettrici del blog che vorrebbero abbracciare la vita consacrata, ma hanno timore di fare il “grande passo”?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">- Alle ragazze che hanno timore di fare il "grande passo" consiglio di pregare, d'invocare lo Spirito Santo, d' interagire col Signore fidandosi di Lui che mette in fuga le nostre incertezze, la frequentazione ai sacramenti: la Confessione sistematica e l'Eucarestia.</span></i></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-18018635383783544412015-04-17T18:25:00.001+02:002015-04-17T18:25:09.095+02:00Esperienza vocazionale<br />
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-evmqGNL8NHw/TV44Xx_0S7I/AAAAAAAACqI/LHStQ45GOYY/s512/Cuore-Immacolato-di-Maria.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-evmqGNL8NHw/TV44Xx_0S7I/AAAAAAAACqI/LHStQ45GOYY/s512/Cuore-Immacolato-di-Maria.jpg" /></a></div>
Testimonianza di una ragazza alla quale consigliai di fare un'esperienza vocazionale tra le Monache Benedettine di Fermo.</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Carissimo fratello,</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;"> finalmente riesco a scriverti! Sono passati almeno 5 mesi dall'ultima volta che ci siamo scritti, se ricordi ti avevo contattato per avere informazioni e aiuto riguardo la possibilità di stare qualche giorno in un monastero, possibilmente di ordine benedettino, e tu mi consigliasti, tra gli altri, il monastero delle Benedettine di Fermo. Ed io sono andata proprio là, a fine aprile, ed ho fatto un'esperienza incredibile e meravigliosa che solo la grandissima misericordia di Dio poteva farmi vivere. Proprio a me, povera peccatrice! Voglio ringraziarti perché senza i tuoi consigli non so se avrei mai fatto questo "esperimento"!</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000; font-style: italic;"><br />
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Le sorelle di Fermo sono entrate subito nel mio cuore, per la loro gentilezza, la loro dolcezza ed ospitalità. Ora mi sono trasferita a Fermo e vado a pregare con loro al monastero quasi tutti i giorni, ed ogni volta trascorro dei momenti meravigliosi. Ritorno a casa con una gioia nel cuore mai provata prima. Quando sono con loro mi sento a casa, in famiglia; nulla mi turba e basta uno sguardo alla Madre abbadessa e subito lei riesce a cogliere le mie preoccupazioni, le mie ansie, i miei stati d'animo e mi dice le parole giuste, come se mi leggesse nel cuore.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000; font-style: italic;"><br />
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Io non so ancora cosa il Signore desidera da me e dalla mia vita ma di una cosa sono certa: mai mi allontanerò da queste meravigliose suore, sempre saranno nel mio cuore, con i loro sorrisi, la serenità e la purezza dei loro occhi. Ringrazio Dio tutti i giorni per questo dono immenso e spero e prego ardentemente affinché altre giovani donne come me possano gioire nella visione di tanto amore come quello che ho visto e sentito io entrando in questo monastero e vivendo con queste bellissime Spose di Cristo.</span></i></div>
<i><span style="color: #990000;"><br />
</span></i> <i><span style="color: #990000;">Ti saluto, e che Dio ti benedica.</span></i><br />
<i><span style="color: #990000;">(Lettera firmata)</span></i><br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Cara sorella in Cristo,</div>
<div style="text-align: justify;">
sono contento che ti piace frequentare il monastero delle Benedettine di Fermo. Anche io penso che sono persone molto cordiali e caritatevoli col prossimo. Purtroppo, non in tutti i monasteri si trova un clima così fraterno. Un consiglio che do a coloro che vanno in una casa religiosa per fare un'esperienza vocazionale, è di vedere se c'è un clima di carità fraterna. In caso contrario è meglio andare altrove. Infatti, se in un monastero si osservano scrupolosamente tutte le regole, ma poi si manca nella carità, ci si comporta in maniera farisaica. San Paolo insegna che se una persona fa opere meravigliose, ma non ha la carità, nulla gli giova.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Delle Benedettine di Fermo apprezzo molto il fatto che sono particolarmente disponibili ad ascoltare i problemi della gente, e a fornire dei consigli utili. Ovviamente il loro apostolato più importante è la preghiera. Tra l'altro sono contento che amano molto il canto gregoriano, che è il canto tipico della Chiesa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ti incoraggio a proseguire nel discernimento vocazionale, nella speranza che tu possa comprendere qual'è lo stato di vita che Gesù buono ha stabilito per il tuo bene sin dall'eternità. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali e fraterni saluti in Gesù e Maria,</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cordialiter</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-13051875651383567932014-09-23T00:15:00.001+02:002014-12-28T11:09:35.197+01:00Vita monastica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-r1g5lzkaK-A/Tt6OtCN25dI/AAAAAAAADSw/-9B5NEt7-LA/s512/Sacro-Cuore-di-Gesu'.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-r1g5lzkaK-A/Tt6OtCN25dI/AAAAAAAADSw/-9B5NEt7-LA/s512/Sacro-Cuore-di-Gesu%27.jpg" height="400" width="301" /></a></div>
Una ragazza ha scritto una bella testimonianza sulla vita monastica.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Ciao, mi chiamo [...], ho 28 anni […]. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Se qualche volta avete compiuto un ritiro spirituale da soli, forse avrete apprezzato la tranquillita' cui siete andati incontro senza volerlo, la semplicita' di essere costantemente alla presenza di Dio. Puo' succedere che molti di noi non sono abituati a vivere ore non del tutto programmate, prive di notizie, di conversazioni, ci sentiamo ad un certo punto intimiditi dal silenzio. Se non scappiamo dalla solitudine ai primi segni di difficoltà, possiamo imparare a stare soli e rimanere nel silenzio, sembra assurdo ma vero....incomincia in noi anche il desiderio della solitudine e sentire il bisogno di luoghi e momenti in cui noi e Dio stiamo semplicemente insieme privi di eventuali distrazioni (televisione e cellulari) che ci portano ad avere difficoltà a metterci in collegamento col Signore. Impariamo a desiderare un ritiro nel deserto...</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;"><br />
</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Mentre scrivo queste parole immagino la serenita' del Monastero delle Monache Benedettine di Fermo che visito molte volte. ^_^ Ricordo anni fa, quando alcune mie amiche tra cui mia sorella mi invitavano ad andare con loro al monastero, allora non ero molto spinta ad andare...pensavo ad altro, ma al ritorno dal ritiro le mie amiche mi raccontavano entusiaste la loro esperienza; ad un certo punto mi incuriosii e incominciai a chiedermi "Che ci stanno a fare delle donne in clausura?" Travalicare il muro e sbirciar dentro affascina e tenta ogni ricercatore, sempre curioso e interessato, pellegrino della storia. Ma come si svolge la loro vita tutto il giorno? E poi quella molla segreta e misteriosa che le tiene dentro! Quella passione che le lega forte a Cristo....loro sposo per sempre! Stanno insieme nel monastero, tutte travolte dall'unica passione che le ha maritate a Cristo. Pregano, lavorano e alimentano lo spirito e la vita. Curano l'orto per avere frutta, fiori e ortaggi tutto l'anno, nel laboratorio delle ostie preparano particole per la Celebrazione Eucaristica per tutta la Diocesi, nel laboratorio di sartoria per tante ore tagliano, cuciono e ricamano. Accolgono, fedeli al carisma benedettino, tante persone alla ricerca di una parola di vita e ragazze in discernimento vocazionale. Mentre lavorano, non perdono di vista il rapporto con il loro Amato...ma nel loro cuore alimentano ogni attimo l'amore per Lui, custodito attraverso la LECTIO DIVINA quotidiana alla quale, anch’io, sono stata avviata dalla Madre Abbadessa e con la quale, fra l’altro, ho avuto un bellissimo e costruttivo dialogo.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;"><br />
</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">La Comunità benedettina celebra quotidianamente la Liturgia delle Ore. Quando mi recai lì, mi sentii inizialmente estranea, ma loro con semplicità mi invitarono, mi travolsero e presto feci coro, ad ogni cenno discreto intuivo quando dovevo alzarmi e quando sedermi sulle panche. Piano piano la preghiera prendeva calore e colore in me, mi trasportava in un mondo che non e' il mio mondo abituale; e avvertivo che comune e', per me e per le monache, il punto d'arrivo e il punto di partenza: Dio soltanto!!! Le Lodi cantate sono un incanto, bisogna ascoltarli in latino gli inni che cantano ad ogni inizio di liturgia per sentirne il vigore e la fortezza!!! La recita della compieta alla sera completa e chiude il programma di preghiera ufficiale; mi piace tanto la compieta, essa e' proiettata sulla notte, perché passi serena, ristoratrice, e corpo e anima siano ben protetti. Non esiste monastero senza campanella. ^_^ Suona la campanella del monastero tante volte al giorno per richiamare le monache alla preghiera, la sua voce rompe il silenzio e ti fa piacere sentirla: annuncia di lasciare tutto per ritornare ad incontrare e lodare Cristo in chiesa!</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;"><br />
</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Mi sono sentita nascere...e dire che mi sentivo vuota di dentro...si scopre, cosa ormai rara, la capacita' di stupirsi. Questa e' la malattia della nostra societa': non sapersi stupire di nulla. Ma la scoperta di Dio che e' dentro di noi, questa, sì, stupisce ancora. La sua voce ascoltiamola dentro di noi, accogliamola, non chiediamoci come sia possibile che il Signore ci parli, ci chiami. Lasciamo da parte ogni altro interesse e andiamo dove Dio ci fa andare e soprattutto…lasciamoci guidare!</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;"><br />
</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">E' necessario respirare l'aria di un monastero per sfiorarne il mistero e innamorarsene. Questo ho meditato nel monastero che mi ospita, con cuore riconoscente...</span></i></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-54939005089202605482014-08-01T08:00:00.000+02:002014-12-28T11:15:12.081+01:00Vita consacrata<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-1inaWjA5hIE/TljlPpB3gfI/AAAAAAAADKA/HQZTC276v8I/s570/Cuore-Immacolato-di-Maria-Fronhofen_Pfarrkirche_Fenster_Herz_Mariae%20(copia%203).jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-1inaWjA5hIE/TljlPpB3gfI/AAAAAAAADKA/HQZTC276v8I/s570/Cuore-Immacolato-di-Maria-Fronhofen_Pfarrkirche_Fenster_Herz_Mariae%20%28copia%203%29.jpg" height="271" width="320" /></a></div>
Riporto la lettera di una studentessa.</div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Caro Cordialiter,</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"> sono [...], sono ritornata di nuovo dalle monache benedettine di Fermo durante le vacanze, sono stati dei giorni bellissimi che sono volati in fretta e furia!! Sono stata così bene che non me ne volevo andare!</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Ho sperimentato ancora di più la loro vita che agli occhi degli altri sembra strana o impossibile. Il mondo le vede come rinchiuse, tristi e depresse, ma non è così! A me piace molto la loro vita, la loro sintonia, il loro carisma, la loro disponibilità nell'ascolto. Posso dire che le monache di Fermo sono semplici, entusiaste, piena di gioia che viene direttamente da Dio, sentirle cantare i salmi con tanta semplicità e entusiasmo mi ha colpito ancora di più. Inoltre le trovo molto unite fra di loro e questo è ancora più importante.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Ho parlato molto con l’abbadessa e che bei discorsi abbiamo fatto, mi hanno arricchito ancora di più e sentirle dire che si sente realizzata nella sua vocazione mi ha preso il cuore. La trovo anche diretta e questo mi piace molto di lei perché io penso che le cose debbano essere dette subito!</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Mi ha proposto anche di parlare con un prete, e io ho accettato volentieri. Abbiamo parlato tantissimo, mi ha parlato della sua vocazione, mi ha consigliato di non disprezzare il sacramento del matrimonio, ma mi ha incoraggiato ad andare avanti nella ricerca vocazionale, visto che sono una ragazza che si scoraggia facilmente, e mi ha detto che ho una comunità che prega per me e che mi sostiene: che sollievo!</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Siccome la maggior parte delle persone che sanno che frequento volentieri le monache mi dicono che io scappo dal mondo per venire in monastero, ho domandato all’abbadessa e al prete che cosa ne pensavano a riguardo. Mi hanno detto che non mi trovo sotto ai ponti, ma nella casa del Signore, alla ricerca di Dio. E se anche scappassi, il Signore scrive dritto su righe storte. Contrariamente a quello che pensa il mondo, che cioè chi sta a capo comanda, l’abbadessa con disponibilità si è messa a mio servizio, aiutandomi nello studio della filosofia e della storia.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Ritorno a casa, custodendo nel cuore quest’esperienza.</span></i></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Cara sorella in Cristo,</div>
<div style="text-align: justify;">
sono contento che stai perseverando nel discernimento vocazionale e che ti piace la vita contemplativa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Purtroppo, è vero che molte persone mondane disprezzano la vita religiosa, soprattutto la vita monastica. Non bisogna stupirsi di ciò, infatti i mondani hanno una visione materialista della vita, non pensano a Dio, pensano solo ad ammassare beni materiali e a divertirsi sfrenatamente. Noi invece sappiamo che siamo stati creati per amare Dio, e il nostro cuore è inquieto sin tanto che non riposa in Lui. Le ricchezze materiali e i divertimenti mondani non possono procurare la vera gioia, solo il Signore può renderci davvero felici. Sono amico di tante suore di clausura di diversi istituti religiosi, e posso dirti che non mi sembrano affatto tristi e infelici, come pensano erroneamente le persone mondane, anzi, a me sembrano le donne più felici. Penso che non abbandonerebbero i monasteri di clausura nemmeno se gli si offrisse in cambio tutto l'oro della terra. La loro missione è molto importante, perché con le loro preghiere e penitenze ottengono da Dio molte grazie spirituali e materiali per tutta l'umanità. Più monasteri ci sono e meglio è per tutti!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre bisogna ricordarsi che il nostro obiettivo è di salvarci l'anima. Alcuni pensano erroneamente che dopo la morte tutte le anime vadano in paradiso. Invece la Madonna a Fatima ha detto che molte anime vanno all'inferno. Ma mentre nel mondo ci sono tante occasioni per commettere dei peccati mortali e dannarsi, invece in quelle oasi di pace che sono i monasteri è molto più facile vivere da buoni cristiani e salvarsi l'anima. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I mondani non sono esperti di questioni spirituali, pertanto quando qualcuno lascia il mondo perché si è sentito attrarre da Dio alla vita religiosa, loro lo accusano di averlo fatto solo per sfuggire dalle proprie responsabilità. Possono fare tutte le critiche che vogliono, non mi convinceranno mai. Sono persone accecate dal materialismo, ecco perché non riescono capire gli argomenti spirituali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Continua a pregare lo Spirito Santo di farti capire quale stato di vita devi eleggere. Sarebbe una grazia immensa se tu fossi stata prescelta per divenire sposa di Gesù Cristo, abbracciando la vita consacrata.</div>
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<br /></div>
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Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più fraterni e cordiali saluti in Gesù e Maria,</div>
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<br /></div>
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Cordialiter</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-56135950072236957672014-05-07T04:30:00.000+02:002014-12-28T23:17:50.265+01:00Ritiro spirituale in monastero<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-CDC3zx4wZXU/UemhTYxHuvI/AAAAAAAAEo0/GgD27RH6mRQ/s512/Monastero-Bendettine-Fermo-2013-06-23-3477.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-CDC3zx4wZXU/UemhTYxHuvI/AAAAAAAAEo0/GgD27RH6mRQ/s400/Monastero-Bendettine-Fermo-2013-06-23-3477.jpg" height="400" width="250" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Pubblico la testimonianza di una ragazza che ha trascorso alcuni giorni nel monastero delle Benedettine di Fermo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Ciao, mi chiamo [...], e scrivo questa testimonianza con l'intento di dare speranza a quelle persone che hanno perso la giusta via in questo momento, e magari si sentono persi come è capitato a me.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Ringrazio innanzitutto la persona che ha creato il sito del Monastero di Fermo senza il quale non avrei avuto la possibilità di trovare ciò che cercavo. Non avevo le idee chiare sul dove, come e quando, ma ho semplicemente fatto una ricerca su Google, ascoltando il bisogno del mio cuore. Ho subito trovato "Monastero Monache Benedettine di Fermo" e visitando il sito molto chiaro e semplice, ho scoperto un nuovo mondo per me, in cui potevo entrare per guarire le ferite del mio cuore e del mio spirito. I motivi che mi hanno spinta ad avvicinarmi al Signore sono molto personali e dolorosi, quindi preferisco raccontarvi in breve ciò che ho trovato...</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Sicuramente mi sono trovata di fronte a delle Suore, ma soprattutto a delle persone umane e misericordiose, accoglienti nel cuore e nella loro casa, capaci di aprirti una porta e farti vedere la Luce di quel faro che guida Loro e che ora guida anche me, nel mio piccolo, verso la pace e la libertà di vivere serenamente. Sono entrata a testa bassa ed esco da qui a testa alta grazie alla Loro parola, ai loro sguardi dolci, ai loro sorrisi e alla loro preghiera che mi hanno permesso di seguire in tutta la sua bellezza. I Loro occhi e le loro voci angeliche rimarranno dentro di me sempre, fino al mio ritorno al Monastero di Fermo, perché so che la porta è sempre aperta.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Un ringraziamento particolare alla Madre Abadessa per la sua saggezza e dolce</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">guida del cuore.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;"><br /></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-7g5Qh0z8ueo/UemhSZa6RgI/AAAAAAAAEpA/ALc_M_v78MA/s576/Monastero-Bendettine-Fermo-2013-06-18-3454.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-7g5Qh0z8ueo/UemhSZa6RgI/AAAAAAAAEpA/ALc_M_v78MA/s640/Monastero-Bendettine-Fermo-2013-06-18-3454.jpg" height="404" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;"><br /></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-28745104477711875712014-04-10T05:00:00.000+02:002014-12-28T11:16:06.833+01:00La giornata in monastero<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-n4EwbDOdbKI/UAGhbNuGzGI/AAAAAAAADqo/Y-c0nRHCzEc/s512/San-Benedetto-e-Santa-Scolastica.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-n4EwbDOdbKI/UAGhbNuGzGI/AAAAAAAADqo/Y-c0nRHCzEc/s512/San-Benedetto-e-Santa-Scolastica.jpg" height="400" width="325" /></a></div>
Ore 5,00: sveglia <br />
<br />
Ore 5,30: Ufficio delle Letture - Gruppi di salmi alternati a letture prese dalla Bibbia e dai Padri della Chiesa.<br />
<br />
Ore 6, 05: Lectio Divina - La lectio divina costituisce una componente essenziale della giornata monastica e consiste nella lettura di una pagina della Bibbia che tende a diventare preghiera e a trasformare la vita, in un clima di silenzio interiore ed esteriore.<br />
<br />
Ore 7,30: Lodi<br />
<br />
Ore 8,00: Santa Messa - Cuore e culmine della preghiera, cui tutto converge come preparazione.<br />
<br />
Dopo colazione: lavoro - S. Benedetto vuole che le monache siano laboriose perché diffida dell’ozio, ma il lavoro deve essere fatto in determinate ore e deve alternarsi allo studio e alla preghiera. Cosa significa questo orientamento? Non c’è possibilità per il lavoro di svilupparsi o di degenerare nell’attivismo. Ogni tanto, quindi, il suono della campanella fedele ci richiama a Dio e ci ricorda che il lavoro non è fine a se stesso, ma lo si deve vedere in un contesto comunitario; diventa così un mezzo di collaborazione fra noi tutte, una costruttiva emulazione e non una distruttiva competizione. Il lavoro nella giornata monastica ha in sé tanta dignità quanta ne ha l’adorazione in cappella o una lettura spirituale: esso ha come finalità l’avvicinamento a Dio e agli altri.<br />
<br />
Ore 12,30: Ora Sesta<br />
<br />
Segue pranzo durante il quale si legge (articoli, libri, si ascolta musica).<br />
<br />
Riposo<br />
<br />
Ore 15,30: Ora Nona<br />
<br />
Poi di nuovo lavoro e studio<br />
<br />
17,45: Santo Rosario e Vespro.<br />
<br />
Ore 19,30: Cena<br />
<br />
Segue incontro fraterno.<br />
<br />
Ore 21,15: Compieta - Ultima preghiera prima del riposo notturno.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-80543621856112937202013-12-18T15:00:00.000+01:002014-12-28T11:17:47.870+01:00Sale della terra e luce del mondo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilXRgG_GO3btZ6mcptg-O05qjwPyBTEdLQEIOob6Qocn8XOdawoNYWjG4mlH8Fbm0yaEuE9g29FzyfQ9VLrzCnZUPu2fUcjHgfd2efJ8TbIeVxREJ4ketJfj6LEtMl6AO9TfpCx88aA-y2/s120/giglio.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilXRgG_GO3btZ6mcptg-O05qjwPyBTEdLQEIOob6Qocn8XOdawoNYWjG4mlH8Fbm0yaEuE9g29FzyfQ9VLrzCnZUPu2fUcjHgfd2efJ8TbIeVxREJ4ketJfj6LEtMl6AO9TfpCx88aA-y2/s120/giglio.jpg" /></a></div>
Il filosofo danese Soren Kirkegaard ha scritto: “La fede ci rivela la contemporaneità di Gesù”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La Parola che ci ha consegnato Gesù: “Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo” (Mt 5, 13-14) raggiunge quindi anche noi e risuona come una definizione, quasi un nome evangelico e, nello stesso tempo, come una chiamata, un mandato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sale e luce hanno delle caratteristiche importanti e preziose, che ci richiamano l’autenticità e il dono. Se il sale diventa insipido “a null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini”. Giovanni ci dice che “DIO è luce e in Lui non ci sono tenebre”. Gesù stesso ha chiara consapevolezza di ciò: “Io sono la luce del mondo” (Gv 8, 12). Essere luce, essere sale: immagini- programma che ci vengono consegnate.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa significano per la nostra vita, per la nostra esperienza? Ci risponde Giovanni: “Se diciamo che siamo in comunione con Lui e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità” (1Gv 1, 6). A questa parola fa eco un’altra, quella di Matteo: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (7, 21).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo richiamati subito alla lealtà, alla sincerità, non solo nel senso di dire la verità, ma di farla e di esserla. Bando, quindi, alle doppiezze ed ipocrisie, a quello stare col piede e col cuore su due staffe. Mai rivestirci della pelle del leopardo o della veste del camaleonte, ossia “bravi in Chiesa, fuori ambigui”. Il deciderci per Cristo, avventura di ogni giorno, non toglie fragilità e debolezza, ma chiede sincerità. Se Dio è luce, non possiamo vivere nella menzogna. Questa luminosità di Dio si traduce per noi anche nella consapevolezza di essere immensamente amati da Dio. Carlo Carretto a riguardo dice: “ Il rapporto con Gesù è abbronzante. Come al mare, se vuoi la tintarella ed essere bella devi esporti al sole, così se vuoi abbronzarti dell’amore di Gesù, devi stargli spesso vicino”. Condizione senza la quale non possiamo conquistare la libertà, soprattutto quella interiore: liberi dalle mode che schiavizzano a tutte le età, anche per via di quel riscatto che noi adulti inconsciamente attiviamo fungendo da “cuscinetti” per le nuove generazioni che “non devono soffrire come noi, non devono essere privi di nulla”, rendendole così come bambocci senza spina dorsale, del moderni “Peter pan”. Libertà dal conformismo che pianifica, che annulla la coscienza soggettiva inglobandola nella giungla collettiva la cui bandiera è “fan tutti così”. Questa è una vera e propria sfida, coerenti con se stessi, capaci di provocare e di far interrogare, resistendo alla moda del tempo con le proprie e libere convinzioni. Dove attingerle? Attacchiamo il nostro carro alla stella. La stella, anzi il sole è Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita” (Gv 14, 6). Noi dobbiamo essere le stelle come i testimoni che ci hanno preceduto e che hanno dato sapore alla Chiesa. Essere cioè profeti nel rispetto della memoria e della stima per i valori della tradizione. Dobbiamo curare la formazione permanente, ricercare momenti intensi e prolungati di riflessione e preghiera, coltivare la lectio divina, ossia l’ascolto sapienziale della Parola di Dio che diventa così luce ai nostri passi; farsi aiutare perché luce e sale non ci si improvvisa, ma si diventa aiutati. Il sale ha un suo dono: sparire per dare gusto e sapore al cibo. Il sale della vita è l’Amore e chi vive l’Amore sente il gusto della vita trasmettendolo agli altri. Sia in famiglia che nella società dobbiamo essere tessitori di comunione e fraternità, accogliendo il precetto di Gesù: “Che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amati” (Gv 15, 12). Cominciamo dal semplice sorriso che ha la magìa di accogliere, di creare serenità, armonia e comunione; seri, ma non seriosi perché “un santo triste è un santo tristo”. Essere sale e luce è vivere la vita come una festa, essere cantori della vita. Questo atteggiamento è donare speranza ad un mondo che langue disperato. Il grande segreto del cristianesimo è la gioia. Chi non percepisce la gioia della fede vuol dire che non crede, perché la fede non è altro che un’immersione in Dio, e la natura di Dio, diceva Dostoewskij, è rendere felici. In una singolare vita di Gesù intitolata “Volete andarvene anche voi?”, Luigi Santucci scrive: “Bisogna togliere al demonio la prerogativa della felicità. I gaudenti del mondo devono sapere che non stiamo dalla loro parte per paura dell’inferno, ma perché dalla nostra parte si gode infinitamente di più”. In altre parole: il BENE è bello perché fa bene, e per questo Lui lo ha comandato. Il BENE è bello, la BONTA’ è affascinante: dobbiamo crederci!</div>
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Madre M. Cecilia</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-91756521033782245922013-10-17T06:30:00.000+02:002014-12-28T11:18:30.431+01:00Entrare in monastero<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-7WzYcJ8Y3wU/UQ56mZ6DE7I/AAAAAAAAEKc/mxZI0C3LgD8/s512/Madonna-Regina-del-Rosario.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-7WzYcJ8Y3wU/UQ56mZ6DE7I/AAAAAAAAEKc/mxZI0C3LgD8/s512/Madonna-Regina-del-Rosario.jpg" /></a></div>
<span style="text-align: justify;">Una ragazza mi ha scritto una bella testimonianza sulle Monache Benedettine di Fermo.</span><br />
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<i><span style="color: #660000;">Finalmente sono riuscita ad approdare nel luogo dove per la prima volta ho avuto un incontro autentico con il Signore. Sto parlando del Monastero “San Giuliano” delle Benedettine di Fermo.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">L’anno scorso, durante la settimana Santa ho iniziato a sentire un desiderio così forte di stare in un monastero che razionalmente non me lo sapevo spiegare. Così iniziai a informarmi su internet e telefonai ad un monastero francescano. Lasciai più di un messaggio nella segreteria telefonica però nessuno mi richiamò. Al che pensai che potevo recarmi in qualunque altro monastero e magari anche più vicino. Così lessi su un blog tra le varie esperienze, che un’oblata aveva avuto un’esperienza di accoglienza in un monastero di Fermo dove raccontava di essersi trovata molto bene e parlò anche del carisma della madre Abbadessa che l’aveva ascoltata e aiutata. Mi colpirono molto le sue parole, così mi incuriosii e pensai che era proprio il posto ideale per me. Chiamai per telefono la sera e mi dissero che avrei dovuto richiamare il giorno dopo perché avrei dovuto parlarne con la Madre. E così fu. Il giorno stesso la Madre mi disse di sì. Così feci la mia prima esperienza di accoglienza durata 4 giorni. Poi mantenni il contatto con la Madre durante tutto il tempo vissuto all'estero e al mio ritorno in Italia, e nell’arco di un anno tornai per la seconda volta, poi la terza e infine la quarta il mese scorso, dove ho assistito ai meravigliosi esercizi spirituali predicati da un pio sacerdote, le cui ricche e profonde meditazioni, sia dal punto di vista umano che teologico-filosofico, mi hanno offerto l’opportunità di capire, approfondire, confermare alcuni concetti sull’”abitare con Gesù”, consentendomi di far crescere in me la forza ed il benessere, e fornendomi una nuova chiave di lettura per affrontare le mie problematiche. Dopo soltanto 4 esperienze di accoglienza posso dire che il monastero delle monache benedettine è diventato per me la mia seconda casa, l’unico luogo dove riesco a sentirmi in pace, in armonia, dove riesco a riposare, dove posso essere me stessa e sentirmi accolta, amata, ascoltata, coccolata. Nel monastero ho vissuto momenti d’intensa riflessione e meditazione nei dialoghi con la Madre Abbadessa che mi ha letto dentro e mi ha guidata facendomi scoprire che Dio è misericordioso. Poi, altra scoperta: la lectio divina individuale e condivisa, dove la Parola non è solamente teoria ma diventa prassi, ossia carità che plasma la vita quotidiana. Il monastero è il luogo scandito dalla preghiera e dal lavoro, (ma non dal semplice pregare e lavorare), dove la preghiera viene espressa con intensa dolcezza, silenzi, parole e canti angelici gregoriani, e dove il lavoro viene vissuto con il sorriso in simbiosi con Gesù. Ogni cosa, ogni azione, ogni oggetto viene mosso unicamente dall'amore e dalla gioia (una tavola apparecchiata, i pasti squisiti, e tutti i lavori fatti a mano come il presepe, la pittura su vetro, i ceri decorativi, le icone, i rosari e le coroncine, i portafogli e le borse, le ostie, i biscotti, i vestiti battesimali e le tuniche, il modo di prendersi cura dell’orto, ecc..) e ci si chiede come può una cosa così semplice essere trasformata in qualcosa di così straordinario e meraviglioso. Ed oltre a tutto ciò che si fa quotidianamente, il monastero delle monache benedettine è a tutti gli effetti una comunità terapeutica spirituale dove la madre Abbadessa, dalla carismatica autorevolezza, e come madre spirituale, è riuscita concretamente, sospinta non solo dai precetti della sua ricca preparazione teologica e pedagogica, ma soprattutto dall'amore caritatevole che nasce e si nutre dell’amore di Cristo, a creare una vera e propria rete di aiuto esterna, in collegamento continuo con il monastero; ogni giorno arrivano numerose mail e giungono alla porta del monastero persone che richiedono preghiere e ascolto sulle più disparate condizioni di disagio, sofferenza, disgrazia, e incredibilmente tutte le numerose richieste vengono evase. Le sorelle sono come angeli!</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Ma il monastero è anche il luogo dove nel contempo si vive molto il senso della fraternità, dell’armonia nei rapporti interpersonali, nell'aiuto reciproco dove centrali sono l’amore di Cristo e la gioia della sua resurrezione, manifestata non solo nell'azione quotidiana, nel lavoro e nella preghiera, ma anche attraverso momenti di convivialità, giovialità, canti. Un altro mito da sfatare: non è vero che il monastero sia un luogo avulso dalla realtà esterna. Ogni giorno si ascoltano le notizie e c’è una grande attenzione e preoccupazione per tutto ciò che accade fuori, ed ogni giorno si cala la preghiera nella realtà di tutti i bisognosi… e tutti sappiamo quanto possa essere imprescindibile e potente la preghiera! Mai mi sarei aspettata di trovare tanta apertura al mondo esterno come in un monastero di clausura e mai mi sarei immaginata che si facessero così tante cose. Sembra che una giornata non basti mai per poter terminare tutto ciò che ci si era preposto di fare. Il monastero è stato per me il luogo che mi ha ridonato la speranza e la forza per affrontare tutte le mie problematiche diventate insostenibili, mi ha arricchita nello spirito e nel cuore, nella pace e nell'amore e mi ha permesso di ritrovare un senso nella mia vita. È il luogo dove ho fatto i conti con il silenzio, le paure, le sofferenze, i dubbi, le delusioni, dove gli affanni si sono trasformati in gioia suscitata dalla presa di coscienza che non sono più sola, perché sono certa che Gesù non mi abbandonerà mai, qualunque sarà la mia situazione di sofferenza, così come non mi abbandonerà mai questa splendida famiglia che prega per me e si preoccupa per me! Non mi basterà una vita per poter contraccambiare tutto ciò che mi è stato donato in questo piccolo paradiso che è il Monastero delle Benedettine! </span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">A tutte voi ragazze che vi trovate in questo momento, e non casualmente, a leggere queste testimonianze di esperienze vissute nel monastero, o perché sentite la necessità di capire o approfondire la vostra vocazione, o per convertirvi, o per assaporare l’amore infinito, la gioia, la forza e la speranza, qualunque sia la vostra situazione, sappiate che in questo Monastero il Signore parlerà al vostro cuore attraverso la fervorosa preghiera delle monache, attraverso la lectio divina e il dialogo.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Grazie di cuore!</span></i></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-82989250805664029802013-03-06T22:03:00.000+01:002013-03-06T22:03:05.514+01:00Suor Teresa è entrata nell'eternità<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxQ11LoXxeKFwNuHnhXqxSD6dbQn4jxnNUdglTsZsztaTPPrZg0829oUld_q4qXef1dKJ0rHVS8ACwhyphenhyphenNWAL9RceysJU_KhlN4wTtHrRy_stDqHAuzQ-5hw4Aq_lTZ-R1WLoMGItqQNRs/s512/Dolci_Mater_dolorosa_8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxQ11LoXxeKFwNuHnhXqxSD6dbQn4jxnNUdglTsZsztaTPPrZg0829oUld_q4qXef1dKJ0rHVS8ACwhyphenhyphenNWAL9RceysJU_KhlN4wTtHrRy_stDqHAuzQ-5hw4Aq_lTZ-R1WLoMGItqQNRs/s400/Dolci_Mater_dolorosa_8.jpg" width="296" /></a></div>
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La Madre Abbadessa del monastero mi ha comunicato che una benedettina del suo monastero ha terminato il pellegrinaggio terreno ed è entrata nell'eternità.</div>
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<i><span style="color: #990000;">Carissimo D.,</span></i></div>
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<i><span style="color: #990000;"> in un piccolo ritaglio di tempo, ti comunico che una nostra cara consorella, Sr. Teresa, ieri sera è volata al cielo: era una monaca di grande preghiera, il suo pensiero spesso era per i sacerdoti, per i missionari, per le vocazioni sacerdotali e religiose. </span></i><i><span style="color: #990000;">Una preghiera per lei di suffragio.</span></i></div>
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<i><span style="color: #990000;">Un abbraccio fraterno!</span></i></div>
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<i><span style="color: #990000;">Madre M. Cecilia, osb</span></i></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-3559633423679994572013-02-10T07:30:00.000+01:002014-12-28T23:22:23.567+01:00Monache Benedettine di Fermo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-9cInBCt449A/T71tllP690I/AAAAAAAADnA/1-jdZfaJUBM/s512/Madonna-di-Fatima.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-9cInBCt449A/T71tllP690I/AAAAAAAADnA/1-jdZfaJUBM/s512/Madonna-di-Fatima.JPG" height="320" width="270" /></a></div>
Lo scopo di questo blog è far conoscere maggiormente il monastero delle Monache Benedettine di Fermo (Marche). Ciò che apprezzo maggiormente in loro è la pratica della virtù più bella: la carità, la quale è l'emblema dei veri seguaci di Gesù Cristo. Ubi caritas et amor Deus ibi est. Ove c'è carità e amore, ivi c'è Dio.</div>
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Sono numerose le ragazze che apprezzano il loro stile di vita e hanno scelto di fare un'esperienza vocazionale nel loro monastero. Una cosa che mi ha sorpreso molto è che le Benedettine di Fermo, pur non potendo fare apostolato fuori dal monastero essendo monache di clausura, riescono ad attirare l'interesse non solo di ragazze marchigiane, ma persino di regioni lontane come il Trentino Alto Adige, il Veneto, la Campania, ecc. È una cosa davvero sorprendente!</div>
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Le giovani monache che vivono in questo monastero sono tutte diplomate, e una di esse è laureata in lingue straniere (viene incaricata di effettuare traduzioni in francese per la comunità), la quale avrebbe potuto avere una lusinghiera carriera lavorativa, ma ha preferito abbandonare tutte le vanità del mondo, pur di abbracciare la vita religiosa e divenire sposa di Gesù Cristo.</div>
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Le Monache Benedettine sono religiose di vita contemplativa, ma dedicano anche alcune ore al giorno al lavoro per poter provvedere al proprio sostentamento. Ad esempio le Benedettine di Fermo curano un grande orto sito all'interno delle mura del monastero. Inoltre si occupano di alcuni lavori artigianali tra cui la decorazione dei ceri, la confezione di vesti battesimali e tuniche per la Prima Comunione, ma soprattutto si dedicano alla produzione di particole, cioè le ostie che durante il Santo Sacrificio della Messa si transustanzieranno in Gesù Cristo. È un mistero di fede: le apparenze (forma, colore, sapore, ecc.) rimangono quelle del pane, ma con le parole della Consacrazione la sostanza diventa il Figlio di Dio con tutto il suo corpo, sangue, anima e divinità.</div>
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Le Benedettine di Fermo hanno molta cura per la Liturgia e fanno largo uso del meraviglioso ed intramontabile canto gregoriano, che è il canto tipico della Chiesa. Dirò di più, cercano di propagare attivamente, tra i fedeli che frequentano il loro monastero, l'amore per questi splendidi canti che edificano assai l'anima.</div>
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Le ragazze attratte dalla spiritualità benedettina che desiderano mettersi in contatto con le monache di Fermo per fare discernimento vocazionale, possono scrivere al seguente indirizzo: Monastero Benedettine " San Giuliano", Viale Trento 21, 63023 Fermo. Telefono 0734 228720. E-mail: m.benedettine @ alice.it (scrivere l'indirizzo tutto attaccato, senza spazi).</div>
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Nella foresteria del monastero viene offerta ospitalità anche a donne che pur non avendo la vocazione religiosa, tuttavia desiderano trascorrere alcuni giorni di ritiro spirituale. Nel silenzio è più facile raccogliersi ed immergersi nella meditazione e nella preghiera.</div>
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Per raggiungere il monastero coi mezzi pubblici bisogna scendere alla stazione ferroviaria di Porto S. Giorgio e da lì prendere il bus per Fermo, segnalando all'autista la fermata prossima al Monastero che si trova alla periferia della cittadina.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-41407002696499039732013-01-02T09:00:00.000+01:002014-12-28T23:23:04.211+01:00Oblata Benedettina<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-66LyTq5V-HM/TwRaMTVY7cI/AAAAAAAADVc/09w24vOzD9g/s512/Crocifisso.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-66LyTq5V-HM/TwRaMTVY7cI/AAAAAAAADVc/09w24vOzD9g/s512/Crocifisso.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
Tempo fa una signora "oblata benedettina" mi ha scritto la sua testimonianza sulle Monache Benedettine di Fermo.</div>
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<div style="color: #990000; text-align: justify;">
<i>Caro Cordialiter, ho 39 anni, non sono una monaca, né una consacrata, ma una donna sposata con 4 figli, che leggendo le testimonianze sul tuo sito, ho sentito l'esigenza di scriverti e farti pervenire la mia testimonianza che può essere utile (spero) a molte persone che vivono la mia realtà quotidiana.</i></div>
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<div style="color: #990000; text-align: justify;">
<i>Da 2 anni sono un'oblata benedettina insieme a mio marito, entrambi frequentiamo da 10 anni il Monastero Benedettino di San Giuliano in Fermo. Posso dirti che 10 anni fa, dopo aver avuto l'ultima figlia col quarto cesareo, ho avuto un periodo di crisi dovuto a stress fisico ed ho sentito l'esigenza di staccare la spina, di ritrovare me stessa: il silenzio e la voce di Dio che spesso nelle avversità della vita ci sembra si allontani da noi o ci abbandoni. Molte amiche e conoscenti frequentavano questo monastero di clausura per immergersi nella preghiera, per fare esercizi spirituali, la lectio divinae ed avere una guida spirituale. Mi dicevano sempre che la pace, il silenzio, la preghiera, il sorriso, l'amore al forestiero erano doni di queste monache; in verità, non credevo a tutto ciò che mi raccontavano, in quanto avevo sempre sentito parlare male delle suore, finché un giorno io e mio marito abbiamo deciso di fare questa esperienza. Dal giorno in cui abbiamo messo piede in questo monastero, ho sentito la chiamata di Dio a vivere la fede, secondo "la regola del Santo Padre Benedetto" in casa mia pur essendo laica.</i></div>
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<i><br />
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<div style="color: #990000; text-align: justify;">
<i>Questa vita è per tutti coloro che vogliono seguire Gesù, in modo particolare per le ragazze che vogliono consacrarsi a Dio nella vita monastica. Molti e diversi sono i modi per seguire Nostro Signore. Questo è uno dei tanti!</i></div>
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<i> </i></div>
<div style="color: #990000; text-align: justify;">
<i>Io e la mia famiglia ci siamo sentiti sempre accolti ed amati da questa comunità monastica. Abbiamo condiviso il lavoro e la preghiera. Le loro giornate sono piene ed intense: cucito, ricamo, ceri, ostie, corone, dipinti, icone ed altro; tutto supportato dai tempi di preghiera stabiliti dalla Chiesa: Ufficio delle letture,S. Messa, lodi, ora terza, sesta e nona, vespro, rosario ed infine la compieta che chiude la giornata.</i></div>
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<div style="color: #990000; text-align: justify;">
<i>Una cosa importante non è soltanto la preghiera, ma l'aver trovato nella Madre Abbadessa una persona che sa ascoltare, che accoglie i nostri affanni e le nostre sofferenze e ci guida per andare avanti, accettando la volontà di Dio. La Madre Abbadessa, coadiuvata da alcuni sacerdoti, sostiene corsi di formazione per noi oblati. La comunità accoglie ragazze per discernimento vocazionale e vi assicuro che è fatto in modo serio e disinteressato, per cui mi rivolgo a tutte le ragazze che hanno bisogno di far chiarezza dentro di loro oppure hanno bisogno di aiuto, di imparare a pregare, possono rivolgersi al nostro monastero di appartenenza che sicuramente darà risposta. Così invio l'indirizzo, il numero di telefono e l' e-mail del nostro monastero: Monastero Benedettine " San Giuliano", Viale Trento 21, 63023 Fermo. Tel. 0734 228720 E-mail: m.benedettine @ alice.it (scrivere l'indirizzo tutto attaccato, senza spazi).</i></div>
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<i style="color: #990000;">(Lettera firmata) </i></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-85141071789832211432012-10-20T08:12:00.000+02:002014-12-28T23:24:16.317+01:00Convertito da Dio grazie alle preghiere di suor Raffaella<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-rzSbfXx-teY/Tt1IkBQYWuI/AAAAAAAADSk/Cyk-SSucPVQ/s362/Sacro%20Cuore%2009.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-rzSbfXx-teY/Tt1IkBQYWuI/AAAAAAAADSk/Cyk-SSucPVQ/s362/Sacro%20Cuore%2009.JPG" height="320" width="266" /></a></div>
I mondani, i quali hanno una visione materiale della vita, non comprendono a cosa servano i monasteri di clausura, e spesso criticano le monache contemplative ritenendo inutile la loro esistenza. Coloro che invece hanno una visione soprannaturale della vita, hanno grande stima per le suore di clausura, perché sanno che con le loro preghiere e penitenze ottengono da Dio innumerevoli grazie e conversioni. Sentite questo fatto accaduto anni fa.</div>
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Un giorno una donna si recò nel monastero delle Benedettine di Fermo per chiedere di pregare per un suo parente che stava molto male (aveva una grave “malattia spirituale”). Le monache accettarono volentieri di pregare per lui, soprattutto suor Raffaella si impegnò molto per ottenere la guarigione spirituale di quell'uomo, anche se non sapeva nemmeno chi fosse. La missione delle monache di clausura non consiste solo nel ricercare la propria personale santificazione, ma anche di offrire incessantemente a Dio le proprie penitenze e preghiere per il bene delle anime. Ecco perché bisogna avere stima e riconoscenza per le claustrali, le quali immolano la propria vita per la salvezza delle anime e la maggior gloria di Dio.</div>
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Anche se ormai anziana e ammalata, suor Raffaella continuava a pregare e offrire sacrifici per quell'uomo tormentato da un grave malessere. Ma per questa zelante monaca, il tempo del pellegrinaggio terreno era giunto al termine, stava per entrare nell'eternità. Nonostante i dolori dell'agonia, continuava a soffrire con cristiana pazienza e ad essere di edificazione per le sue consorelle, alle quali, poco prima di morire, disse: “Vi voglio bene”. Poi, recitando il Salmo 32, “Exultate justi in Domino”, “Esultate giusti nel Signore”, spirò serenamente la sua candida anima.</div>
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Il giorno prima della sua morte, quell'uomo per cui aveva tanto pregato, ottenne la guarigione. Ma la notte successiva, mentre stava dormendo, sognò Padre Pio, il quale gli disse di andare nel monastero delle Benedettine di Fermo per ringraziare una monaca appena defunta, che con le sue preghiere gli aveva ottenuto la guarigione.</div>
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Il giorno dopo, di buon mattino, quell'uomo si recò dalle benedettine per vedere se davvero era morta una monaca, oppure il sogno era stato frutto di immaginazione. Entrato nella chiesa del monastero, con suo grande stupore vide la bara di suor Raffaella oltre la cancellata della clausura. Si avvicinò il più possibile ad essa per vedere il volto della sua sconosciuta benefattrice. Le altre monache, vedendo quell'uomo che contemplava il feretro, pensavano che fosse un parente della monaca. Una di esse si avvicinò a lui per domandargli se fosse un familiare, e così quell'uomo gli confidò il sogno che aveva avuto la notte precedente. Rimase colpito nell'apprendere che suor Raffaella, pur senza conoscerlo, aveva offerto le sue preghiere e penitenze per la sua guarigione. Da allora è ritornato a vivere più unito a Dio, che lo ha convertito grazie a una fervorosa suora di clausura. </div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-56894048024496473802012-10-15T08:09:00.000+02:002014-12-28T23:24:53.430+01:00Trascorrere alcuni giorni di ritiro in monastero<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-4W170-5YVsc/TlZmL9izlzI/AAAAAAAADJk/N9XCOKN22iI/s264/Oberteuringen_Pfarrkirche_Deckengem%C3%A4lde_Chor_2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-4W170-5YVsc/TlZmL9izlzI/AAAAAAAADJk/N9XCOKN22iI/s264/Oberteuringen_Pfarrkirche_Deckengem%C3%A4lde_Chor_2.jpg" /></a></div>
Tempo fa una studentessa universitaria marchigiana di 20 anni ha trascorso alcuni giorni di riflessione e preghiera nel monastero delle Monache Benedettine di Fermo. Ecco la sua testimonianza.</div>
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<i><span style="color: #990000;">Conosco a malapena i nomi delle monache, eppure mi sono sentita sin da subito in una famiglia. Non sarei assolutamente in grado di riprodurre la piantina del Monastero, però sono stata come a casa. </span></i></div>
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<i><span style="color: #990000;">“L’ospite sia trattato come Cristo” recita la Regola Benedettina. Posso confermare che è andata così. Lo schema delle mie giornate - propostomi dai miei responsabili - mi chiedeva di digiunare i primi due giorni e di riposare e scrutare molto la Sacra Scrittura. Io ho anche parlato con la Madre Abbadessa M. Cecilia, le ho aperto il cuore (vizi e dubbi compresi) perché ne avevo bisogno, perché sono stata mandata qui per questa ragione, perché sapevo che lei poteva aiutarmi […]. Avrebbe potuto giudicarmi, ma non lo ha fatto. Si è mostrata disponibile, ha pregato per me, mi ha cercato, mi ha parlato, mi ha risposto…non mi ha chiesto niente e alla fine sono stata io a scoprirmi - sebbene con timore - perché ho trovato una madre […].</span></i></div>
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<i><span style="color: #990000;">La preghiera, che preghiera! Prima di venire ero convinta che sarebbe stato pesante partecipare alla vita delle monache soprattutto per gli orari e la lunghezza della preghiera. Invece ho visto e risento la gioia di lodare Cristo. Tutte quelle sorelle che cantavano le lodi del loro Sposo con dolcezza...avrei tanto voluto conoscere le melodie per potermi unire al loro coro! Poche volte in vita mia non mi è “pesato” pregare, ancora meno mi è capitato di gioire nella preghiera…in questi giorni invece andavo contenta alla preghiera chiedendomi: “Con che voce lo loderanno, oggi?” Anche l’amore che avevano tra loro mi ha colpita. L'anziana, la giovane, la stonata e l’intonata…era un gruppo eterogeneo ma molto affiatato! L’affetto di tutte per le due suore in carrozzina, i sorrisi durante i momenti di preghiera, mi hanno attestato più di mille parole la genuinità e la verità dei loro rapporti. Che bello!</span></i></div>
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<i><span style="color: #990000;">Me lo sono detto tante volte in questi giorni: “Che bello!” Un po’ con paura, un po’ senza comprendere, un po’ con speranza! E se anche il Signore mi ha voluto qui solo per donarmi un po’ di speranza, dopo le tante disillusioni del mondo, già ne è valsa la pena. Già ha avuto senso…vedere che c’è ancora chi riesce ad amare. Chi, più che al perfezionismo, punta alla perfezione, chi riesce a rendere straordinario il quotidiano, in questo, non perde niente. Non perde la maternità perché l’altro è Cristo. Non perde la famiglia perché sono una comunità. Non perde la missione perché niente, nemmeno la preghiera, è fine a se stessa, ma tutto è esaltato secondo il progetto di Cristo. E l’amore si vede nella perseveranza: desiderio di amare l’altro oggi, come sto, anche se sono fragile. Scegliere, nella libertà, il Signore, che per Lui mi ha fatta. Scegliere Lui che ogni volta mi aspettava nel Tabernacolo, quando arrivavo in Cappella. Ho pianto quando lunedì, dopo essermi confessata, ho fatto la Comunione. Lui era lì per me, nonostante i miei peccati, il mio odio, le mie bestemmie. Per me che sono debole, schiava della mia affettività malata e ancorata ai miei progetti. Eppure Lui mi ha perdonata nella confessione; ha pietà di me, come l’ha avuta per Davide. L’ha scelto non perché era perfetto, ma per amore. L’amore è amore proprio perché non si merita. In questi giorni il Signore mi ha fatto una promessa: una promessa di felicità. Il suo progetto d’Amore è enorme e tutto ciò che mi è richiesto è affidarmi, smettere di comportarmi come se fossi io il Dio della mia vita, perché Lui mi conosce e mi ama, mi ha fatta per Sé. Non voglio più vivere per me stessa, voglio dare una forma alla mia vita, per amore del Signore. Voglio avere uno scopo: voglio che sia Lui il mio scopo. In questi 3 giorni di preghiera, ho abbandonato la mia vita e il mio tempo nelle Sue Mani; lasciando indietro problemi, famiglia, studio, amici, progetti…e Lui mi ha benedetta.</span></i></div>
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<i><span style="color: #990000;">Ora ho un memoriale: posso lasciarmi amare per come sono. Si può vivere così.</span></i></div>
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<i><span style="color: #990000;">(Lettera firmata)</span></i></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1160927384771651851.post-81568540270538141162012-10-06T07:00:00.000+02:002014-12-28T23:25:32.153+01:00Notizie storiche<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-evmqGNL8NHw/TV44Xx_0S7I/AAAAAAAACqI/LHStQ45GOYY/s512/Cuore-Immacolato-di-Maria.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-evmqGNL8NHw/TV44Xx_0S7I/AAAAAAAACqI/LHStQ45GOYY/s512/Cuore-Immacolato-di-Maria.jpg" height="320" width="207" /></a></div>
La riforma di Clunj ebbe ripercussione anche a Fermo tramite S. Pier Damiani il quale scrisse le Istituzioni per le monache. Della riforma abbiamo eco nella generosità dei vescovi di Fermo che fecero donazione di beni e concesso privilegi ai benedettini. Proprio sotto il vescovo Ermanno (1046), proteso ad appoggiare l’opera di riforma, che sorse in Fermo, con privilegio pontificio, un monastero femminile che fiorì e durò in S. Giuliano. In un inventario di S. Caterina infatti si ha memoria di un documento pontificio che diede l’avvio al nuovo monastero fermano. In esso Gregorio VI (1045-1046) da’ facoltà a Teresa Bonanni del monastero di S. Caterina di ricevere in detto monastero le giovani aspiranti, indipendentemente dal Vescovo. Questo privilegio concesso al Monastero di S. Caterina di Fermo è il più antico documento che si collega con l’attuale cenobio di S. Giuliano.</div>
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Nel secolo XII la dispersione è tale che anche la storia della città di Fermo in tale periodo resta oscura. Abbiamo un atto del Vescovo Ugo (1216), il quale scrive alla “vergine consacrata a Dio Costantina” (che aveva curato la ricostruzione del monastero di S. Caterina per renderlo più solido e spazioso). In questo atto il vescovo concedeva protezione alle monache, ordina che in ogni tempo il luogo di S. Caterina appartenga all’ordine monastico femminile di S. Benedetto, stabilisce che tutti i beni siano inviolabilmente tutelati e mantenuti. La disciplina regolare, il numero delle vergini consacrate a Dio, la vita virtuosa delle seguaci di S. Benedetto, la loro alacrità che fioriva e fruttificava santamente aveva enorme potenza di irradiazione tanto che governanti e dignitari ecclesiastici volevano che le monache potessero vivere senza difficoltà la loro consacrazione. Lasciti, testamenti vari fanno pensare che il monastero fosse cresciuto; il suo splendore fu oggetto di attenzioni anche da parte dei sommi pontefici. Nel 1230 Benedetto XII tutelava i lavoratori del Monastero, verso la metà del sec. XIV poi, Innocenzo VI confermava alle monache i privilegi e le indulgenze loro concesse e ribadiva che erano esenti da tasse. Trasformandosi nel XIV sec. Il comune di Fermo in signoria, si registrarono discordie e guerre devastatrici tra la città di Ascoli e quella di Fermo. In questo periodo Giovanni Firmani fu delegato dal Papa Martino V (1417-1431) a visitare e correggere le monache; sempre il vescovo Giovanni commissionò alle monache la miniatura di un messale che ancor oggi è ammirato per la finezza delle immagini e la delicatezza dei colori, testimonianza di un alto interesse per la vita liturgica. Devastazioni, usurpazioni e furti portarono alla decadenza del monastero di cui s’impossessarono canonici lateranensi dell’ordine gerosolimitano di S. Lazzaro, cioè dei cavalieri di Malta. Ciò fu possibile perché il Papa, dietro pressione dei nobili fermani e nell’intenzione di favorire l’ordine dei cavalieri di Malta, che sarebbero stati un punto di forza per la nuova crociata in Terra Santa, emise una bolla che stabiliva che le monache abbandonassero la sede di S. Caterina e trovassero riparo in altri conventi. Verso la metà del sec. XVI ottennero una nuova sede presso la chiesa di S. Giuliano appartenente al monastero di Fonte Avellana. Si sa che mons. Maramonti (27/5/1573) facendo la visita di questo monastero trovò che in esso si osservava la regola di S. Benedetto e che le monache godevano di ottima fama. Inoltre il vescovo Felice Peretti si interessò perché il Monastero si informasse alle nome prescritte dal Concilio Tridentino. Il Monastero prosperò e le monache, quasi tutte nobili fermane, divenute esempio per la loro virtù, meritarono che il card. Paracciani ne ordinasse e ne eseguisse la solenne consacrazione. Siccome la loro chiesa era troppo angusta impetrò un indulto pontificio in forza del quale le religiose potessero accedere alla chiesa metropolitana dove il 2/9/1770 si compì il sacro rito. Un’ altra data importante nella storia del Monastero è il 17/5/1857 che vide ospite delle monache il santo papa Pio IX.</div>
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Espulse da questo monastero nel 1864, per opera del governo italiano, trovarono asilo nell’antico monastero di S. Pietro vecchio, Fedele alla tradizione benedettina, la comunità si è dedicata al servizio dell’accoglienza di persone che vengono al Monastero per imparare il silenzio, la preghiera, frastornati come sono dal rumore, dal chiasso, dall’inflazione di parole inutili ed insulse, per ascoltare l’unica Parola, quella di Dio.</div>
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